Olio d’oliva Sabina DOP: extravergine d’eccellenza tutto da gustare
Condimento principe di piatti tipici sabini e alimento dall’altissimo valore nutrizionale, l’olio extravergine d’oliva rappresenta una delle eccellenze del territorio. Non a caso, infatti, la produzione di olio d’oliva Sabina DOP è la più diffusa ed importante attività agricola dell’area sabina.
Un vero e proprio patrimonio da tutelare, tramandato nei secoli di generazione in generazione, e che ha le sue radici in un passato molto lontano. Le origini della produzione di olio d’oliva in questa zona risalgono, infatti, al periodo preromano. Oltre ad alcune testimonianze e reperti archeologici ritrovati nella città di Cures, nei pressi dell’attuale Passo Corese, sembra infatti che proprio a Canneto Sabino si trovi l’ulivo più antico d’Europa, al quale si stimano 2000 anni.
La coltivazione dell’olio extravergine d’oliva Sabina DOP, oltre ad essere rigorosamente biologica, riguarda i seguenti tipi di varietà: Carboncella, Leccino, Frantoio, Raja e Olivastro.
La raccolta comincia ad ottobre e viene effettuata rigorosamente a mano, senza macchinari, come un vero e proprio rituale che da anni e anni scandisce ormai la storia di queste terre. Il risultato è un extravergine d’oliva dal colore giallo oro dai riflessi verdi, con un sapore aromatico e un’acidità molto bassa, pari allo 0,60%.
La certificazione DOP, invece, viene rilasciata dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma dove operano il Comitato di Certificazione, il Servizio Ispettivo e il Laboratorio Chimico-Merceologico.
Tramite enti istituzionali, come la Provincia di Rieti, l’olio e’ stato pubblicizzato in varie fiere nazionali del settore, tra le quali spiccano la presenza alla Fiera di Verona e a quella internazionale di Toronto in Canada.
L’olio extravergine d’oliva Sabina DOP impreziosisce tutto ciò che tocca ed è in grado di rendere ancora più gustosi e genuini i piatti e le ricette tipiche di queste terre. Prodotto d’eccellenza, ha anche tanti benefici sulla nostra salute: consumato nelle giuste dosi, ad esempio, è in grado di combattere il colesterolo cattivo e ha funzione preventiva nei confronti delle malattie del fegato e cardiocircolatorie.
Zona di coltivazione | Italia, Lazio, Sabina Reatina, Sabina Romana |
Area di produzione | DOP della Sabina in media ed alta collina |
Altitudine | m. 450 – 600 s.l.m. |
Cultivar | Leccino, Frantoio, Carboncella, Raja e Olivastro |
Tecniche colturali | Coltivazione biologica in attuazione ai Reg. Cee 2092/91 e 2078-A02 |
Parassiti e Crittogame | Assenti |
Sistema di raccolta | Brucatura a mano – lavorazione immediata delle olive |
Sistema di estrazione | Molitura a freddo in ciclo continuo – frantoio ecologico di esclusiva proprietà |
Olio | Extravergine biologico |
Colore | Verde con riflessi ambrati |
Aspetto | Lievemente velato |
Profumo | Netto di oliva e di erba fresca |
Sapore | Fruttato medio, armonico , gradevole al palato con gusto lievemente dolce e piccante |
Utilizzo | A crudo su verdure fresche e cotte, bruschette, zuppe, legumi, carne e pesce |
Acidità media | 0,2% |
N° di perossidi | 4 meq/O2 kg |
k | – 0,004 |